Risposta esperta:
sì. La donna vergine può sostenere l'esame preventivo perché è possibile raccogliere il materiale vaginale senza rompere l'imene.
In questo caso, prima dell'esame, è necessario informare la verginità del professionista della salute in modo che lui o lei possa eseguire adeguate tecniche di raccolta.
L'esame preventivo è offerto gratuitamente nelle unità sanitarie familiari (USF) e nelle unità sanitarie di base (UBS) e può essere svolto da personale medico e infermieristico.